giorgio
Siamo profondamente addolorati per la perdita del caro Giorgio,
uomo giusto che non si è mai risparmiato a favore degli ultimi.
 
Tutta la comunità di Viale K si stringe attorno ai famigliari, amici e tutto coloro che gli hanno voluto bene.
Per chi volesse dare un ultimo saluto, I funerali saranno celebrati il
7 novembre alle ore 14 nella Parrocchia di Santa Maria in Vado.
 
“Se ne è andato nella notte tra ieri e martedì Giorgio Forini, ricoverato per una malattia all’ospedale di Cona. La notizia ha sconvolto tutta la comunità di Santa Maria in Vado, che si stringe intorno alla sua numerosa famiglia. I funerali sono fissati per martedì prossimo alle 14 alla chiesa di Santa Maria in Vado. Forini aveva compiuto 67 anni a inizio settembre e, dopo aver lavorato tutta la vita in Carife, si era dedicato con passione al volontariato e al sociale. È infatti sempre stato una colonna della parrocchia di Santa Maria in Vado, attivo e presente alla Caritas diocesana, in particolare alla mensa, e soprattutto all’associazione Viale K insieme a don Domenico Bedin, di cui è stato vicepresidente per diversi anni. Forini è stato inoltre promotore dell’iniziativa ‘Galeorto’, progetto nato per far coltivare ai detenuti la terra dentro e intorno la struttura di via Arginone, oltre ad aver collaborato con la comunità d’accoglienza ‘La Ginestra’ di Cocomaro di Focomorto.
“È sempre stato un uomo di poche parole – racconta il figlio Giacomo –, molto umile e schivo, non ha mai amato i riflettori. Il bene che ha fatto lo ha fatto in silenzio, cercando di farsi notare il meno possibile. Stiamo scoprendo che ha aiutato famiglie in giro per la città e noi non lo sapevamo. Ha sempre avuto una grande sensibilità per il sociale, in particolare verso gli ultimi”.
“Collaborava moltissimo con il centro d’ascolto della Caritas dell’unità pastorale – ricorda don Andrea Zerbini, sacerdote di Santa Francesca Romana e dell’Unità Pastorale Borgovado – e soprattutto era responsabile della distribuzione dei pacchi alimentari per più di 40 famiglie. Oltre ad essere molto attivo nella Caritas diocesana, era informato su tutte le situazioni, faceva traslochi per chi non se lo poteva permettere, era disponibile e molto umile con tutti. Era lui a muovere una rete grandissima che ci teneva sempre uniti”.
Lucia Bianchini – Il resto del Carlino – 2 Nov 23

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